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Il Dogo Argentino: guida completa sulla razza

Silvia Capelli Scritto da Silvia Capelli Ultimo aggiornamento Settembre 8, 2023

dogo argentino

Il Dogo Argentino è un cane di taglia grande, anzi, è quasi un gigante dall’aspetto maestoso e imponente.

Come ci dice il nome è originario dell’Argentina, ed ha alle spalle un passato da combattente, caratteristica che lo rende inadatto a padroni alle prime armi.

Ma a dispetto della reputazione a volte negativa sa essere un cane molto dolce e devoto alla famiglia.

E’ quindi il caso di considerare un’adozione, o questa razza può rappresentare un problema per persone ed altri animali di casa?

Vediamo di capire quali sono i pro e i contro di questo molosso, e di conoscere la sua storia, il suo carattere e tutto quello che serve per gestirlo al meglio.

storia dogo argentino

Storia del Dogo Argentino

Questo molosso di taglia grande ha origine nella provincia di Cordoba, nella regione della Repubblica Argentina.

Il suo creatore fu un medico di nome Antonio Nores Martinez, membro di un’antica famiglia locale e appassionato di cani, oltre che amante della caccia.

Nel tentativo di creare una nuova varietà di cani da combattimento incrociò una razza autoctona di Cordoba, chiamata Perro de Pelea Cordobès.

Nell’albero genealogico di questo cane c’erano il Mastiff, il Bull terrier e il Bulldog, tutte razze universalmente riconosciute come predisposte al combattimento.

A quell’epoca i sanguinari combattimenti tra cani facevano furore, e gli esemplari erano allevati ed addestrati esclusivamente per resistere in battaglia fino alla morte dell’avversario.

L’aspetto fisico non era importante, la tenacia, la violenza, l’aggressività e la resistenza sul campo erano le uniche caratteristiche che ne determinavano la selezione.

Antonio Nores Martinez voleva ben altro, e mise insieme tutte le qualità di questi temibili cani per ottenere un compagno di battuta che avesse caratteristiche migliori di quelle delle razze già esistenti.

Per il medico chirurgo il risultato doveva essere un abile cane da caccia, capace di sfidare cinghiali, puma e tutta la grande selvaggina presente nella Pampa Argentina.

Nella prima selezione furono incrociati il Pointer, razza dall’olfatto molto fine, e l’Alano, per la sua grande potenza e le grandi dimensioni.

Seguirono il Levriero Inglese, il Bulldog Inglese e il Mastino dei Pirenei, e successivamente il Dogue de Bordeaux.

Tutti i soggetti utilizzati per riprodurre le prime cucciolate erano cani purissimi e campioni di categoria, con le caratteristiche tipiche della razza esasperate in modo addirittura eccessivo.

Molti erano cani aggressivi, e di grandi dimensioni. I primi tentativi si rivelarono parzialmente sbagliati, e la razza nascente dovette essere più volte ridimensionata.

Ma Nores Martinez riuscì nel suo intento, e nel 1928 fu redatto il primo standard di razza del Dogo Argentino.

Disgraziatamente, nel 1955 il Dottore fu assassinato insieme ad un amico durante una battuta di caccia, con grande cordoglio della popolazione locale.

Nel ’57 il fratello decise di continuare l’allevamento del Dogo Argentino, che però sembrava essere completamente sparito dalla zona di Cordoba.

Fortunatamente riuscì a reperirne alcuni esemplari nella provincia di La Pampa, e ricominciò un’accurata selezione inserendo nuovamente sangue di Pointer, Pastore dei Pirenei e Levriero Irlandese (o Irish Wolfhound).

I nuovi cuccioli conservavano tutte le doti di cacciatore e cane da guardia dei predecessori, ma con un carattere meno aggressivo.

Il capostipite della nuova linea di sangue divenne campione Argentino quando era ancora cucciolo, e lo furono anche tutti i suoi figli e molti dei suoi discendenti.

Gli standard di razza furono approvati da FCI nel 1973, ma nel frattempo la popolarità del Dogo Argentino, ora presente in tutti i continenti, era all’apice del successo.

Finiti i tempi dei combattimenti tra cani, oggi questo splendido animale è prevalentemente un cane da compagnia, anche se è ancora in parte impiegato come cane da guardia e da difesa.

carattere dogo argentino

Carattere del Dogo Argentino

Iniziamo col dire che, nonostante negli anni questo cane sia diventato prevalentemente un cane da compagnia, la razza non è alla portata di tutti.

Anche se negli anni la selezione lo ha portato ad essere meno aggressivo il Dogo Argentino è nato come cane da combattimento, e conserva i suoi istinti primari.

Ha bisogno che addestramento e socializzazione siano gestiti da un esperto, e non da un padrone alle prime armi.

E’ un cane dal temperamento coraggioso, devoto e leale con le persone, e si affeziona molto anche ai bambini, anche se è consigliata un’attenta sorveglianza quando gioca con i piccoli di casa.

Il suo istinto di cane da difesa lo porta ad essere diffidente con gli sconosciuti, così come con i suoi simili e gli altri animali domestici, che vede come semplici prede.

Si adatta a vivere in appartamento, ma preferisce gli spazi aperti. E non è adatto come cane da guardia a proprietà isolate, perché ha bisogno di interagire molto con la sua famiglia.

E’ molto intelligente e si addestra facilmente, a condizione che il proprietario sappia usare la giusta fermezza per creare una solida gerarchia in cui non è il cane a comandare.

Il suo forte istinto predatorio lo rende facile alla fuga, anche se generalmente poi torna dal padrone.

Se non correttamente socializzato potrebbe sviluppare tendenza al morso ed essere aggressivo, ma abbaia poco, o solo quando avverte situazioni di pericolo.

Ha un forte livello di energia e deve sfogarsi molto spesso con frequenti uscite e tanto movimento, o potrebbe sviluppare un comportamento distruttivo verso gli oggetti di casa.

Curiosità sul Dogo Argentino

A causa del temperamento ritenuto aggressivo, il Dogo Argentino è stato bannato da vari Paesi nel mondo, tra i quali ci sono Australia, Turchia, Singapore, Ucraina, Islanda e Danimarca.

Caratteristiche fisiche del Dogo Argentino

NB: questi sono gli standard di razza fissati da FCI e ENCI e quindi validi per l’Europa. Standard di taglia, colore o manto sono ammessi da AKC o altre federazioni, ad esempio quella Canadese. Per maggiori informazioni controlla gli standard del paese che ti interessa.

Le foto presenti in questo sito possono rappresentare sia gli standard FCI che quelli di AKC o altre federazioni.

Classificazione ENCI F.C.I

  • Gruppo 2 Cani di tipo Pinscher e Schnauzer, Molossoidi, Cani da Montagna e Bovari Svizzeri
  • Sezione 2.1 Molossoidi, tipo Dogo
  • Senza prova di lavoro.
dimensioni dogo argentino

Dimensioni

Ne esiste una sola dimensione:

  • Altezza al garrese: maschi 56 – 62 cm, peso 25-32 kg
  • Altezza al garrese: femmine 54-60 cm, peso 16-24 kg

Tipo di pelo e mantello

Il manto è uniforme, corto, liscio, con una lunghezza approssimativa da 1,5 a 2 cm. Densità e spessore variano in base al clima.

colori dogo argentino

Colori

Colore: bianco totale. E’ ammessa una sola macchia nera, oppure scura, sul cranio, oppure su una delle orecchie o intorno agli occhi.

La grandezza della macchia non deve superare il 10% della grandezza della testa.

Testa

Di tipo mesocefalo, dall’aspetto forte e potente. Il tartufo è nero, gli occhi a mandorla scuri o nocciola, la mascella chiude a tenaglia. Prognatismo o enognatismo sono considerati difetti.

Corpo

Rettangolare. La lunghezza del corpo (misurato dalla punta della spalla alla punta dell’ischio) può superare solo del 10% massimo la sua altezza al garrese.

Ha la muscolatura potente tipica del molosso, ma mantiene un aspetto agile e di grande forza. Gli arti sono dritti e muscolosi.

Coda 

Lunga, senza andare oltre i garretti, grossa, dalla media inserzione. A riposo è portata in posizione abbassata, mentre in movimento è alzata ad arco.

quanto vive il dogo argentino

Quanto vive il Dogo Argentino

Il Dogo Argentino ha una vita media di circa 10-13 anni. Ma tanto amore e le giuste cure potranno far sì che viva molto più a lungo.

Malattie del Dogo Argentino

Il Dogo Argentino è forte e robusto come tutti i cani da caccia, anche quelli ora diventati prevalentemente da compagnia.

Sfortunatamente, a causa di incroci a volte sconsiderati e del suo patrimonio genetico, questo cane può soffrire di varie patologie ereditarie, oltre alle normali malattie del cane. Tra le più frequenti:

  • Otite, sordità congenita (particolarmente diffusa nei cani bianchi in generale)
  • Allergie alimentari e del pelo, dermatiti, eczema
  • Glaucoma
  • Problemi ai denti e al cavo orale (che possono insorgere già verso i due anni di vita)
  • Displasia dell’anca, una patologia che provoca zoppia
  • Ipotiroidismo
  • Mielopatia degenerativa, una malattia che colpisce il midollo spinale

Cosa mangia un Dogo Argentino

Il Dogo Argentino è predisposto all’obesità, principalmente perché date le dimensioni e la difficoltà nel rapportarsi con altri cani nei parchi pubblici spesso non viene tenuto a sufficienza in esercizio.

Bisognerà quindi somministrare cibo di buona qualità e nella corretta quantità, per evitare anche problemi quali diabete e colesterolo.

Alimentazione del cucciolo 

Lo svezzamento del cucciolo di Dogo Argentino inizia verso le 4 settimane di età. A partire dal primo mese di vita potrai inserire del mangime specifico per cuccioli.

Va bene anche della carne macinata fine o del cibo in lattina, iniziando con un pasto al giorno in combinazione con il latte materno.

Tra il primo e il secondo mese i pasti a base di cibo solido dovranno essere somministrati circa 3/4 volte al giorno, e tre a partire dal secondo mese di vita.

Il cucciolo va nutrito con particolare attenzione, anche perché nella fase di crescita aumenta di peso molto in fretta, e va seguito con la massima cura.

Alimentazione dell’adulto di Dogo Argentino

Anche nel caso delle razze di taglia grande è consigliabile somministrare due pasti al giorno. Il Dogo argentino consuma circa 600-700 grammi di cibo, che vanno quindi suddivisi nell’arco della giornata.

I pasti devono essere bilanciati e contenere il giusto apporto di proteine, carboidrati, grassi e minerali.

Il cibo secco (crocchette per cani)

Le crocchette facilitano notevolmente la somministrazione dei pasti: estremamente pratiche, si dosano con facilità e si conservano a lungo.

Vanno scelte con attenzione, e va sempre analizzata la composizione, che deve garantire il giusto apporto di vitamine, minerali e possibilmente acidi grassi.

E va scelto un prodotto adatto a cani grandi con le caratteristiche giuste per età e livello di esercizio, o indicato per cani in gravidanza o post parto.

L’utilizzo del cibo umido come unica alternativa è sconsigliabile, ma se ne può aggiungere una piccola quantità per rendere più gradevole il cibo secco.

La dieta casalinga per cani

Per chi invece fosse a favore di un approccio meno industriale, una semplice dieta casalinga a base di alimenti crudi o bolliti, se curata attentamente, potrà fornire all’animale tutti i nutrimenti di cui ha bisogno.

Cibi permessi
  • Carne
  • Interiora
  • Pesce
  • Cereali
  • Frutta e verdura adatta al cane
  • Solo occasionalmente uova e un po’ di formaggio.
Cibi vietati
  • Dolci
  • Prodotti da forno
  • Cibi grassi e unti
  • Ossa tubolari
  • Cibo speziato e affumicato
  • Cipolla e aglio
  • Funghi
  • Avocado

Nel caso delle razze grandi è indispensabile evitare cibi cucinati per la famiglia, che sono spesso ad alto contenuto di grassi e poco salutari per l’animale.

Non c’è bisogno di cucinare tutti i giorni, il mix alimentare può essere congelato per utilizzo giornaliero o quando necessario.

Un misto di proteine, carboidrati e verdure (50% – 25% -25%) e un buon multivitaminico in combinazione con un integratore di glucosamina e omega 3 formano la base della dieta casalinga ideale.

La preparazione di pesce bianco almeno due volte a settimana eviterà l’utilizzo consigliato dell’integratore di omega 3.

Le proteine vanno variate: fegato una volta a settimana, 1 o 2 uova a settimana e il resto diviso in carni di tipo diverso e pesce.

La carne deve essere disossata e il pesce senza lische. La carne di maiale, se somministrata, deve essere ben cotta.

Oppure, nel caso della dieta BARF, tutto può essere somministrato crudo, incluse le ossa, ma gli alimenti devono essere freschi e sani.

Puoi variare leggermente le percentuali dei tre componenti alimentari, ma la parte maggiore deve sempre essere composta dalle proteine, che sono alla base di una corretta alimentazione.

Per maggiori informazioni su come alimentare correttamente il tuo cane con cibo casalingo puoi attenerti ai suggerimenti presenti nella nostra guida: “Dieta casalinga per il cane”.

Il tuo veterinario di fiducia saprà sicuramente darti preziosi consigli in merito al tipo di alimentazione più adatta al tuo Dogo.

Il cane è un animale che non ama i cambiamenti quando si tratta di dieta, quindi è meglio sceglierne una dall’inizio e non cambiare successivamente le abitudini del cane.

cura del dogo argentino

Sverminazione del Dogo Argentino

E’ importante ricordarsi di sverminare periodicamente sia i cani cuccioli che gli esemplari adulti, in particolare se adottati da rifugi, canili o da privati.

Il Dogo Argentino, come tutti i cani, ama mettere il muso dove non dovrebbe, rischiando quindi di essere infettato da comuni parassiti intestinali.

Scegli un vermifugo per cani indicato al peso e all’età del tuo cane.

Altri consigli per mantenere in forma il tuo Dogo Argentino

Profilassi per zecche e pulci

Il Dogo Argentino può essere facilmente attaccato dagli insetti predatori durante le passeggiate quotidiane.

Per questo motivo, se vivi in zone a rischio, effettua regolarmente la profilassi per pulci e zecche.

Fai anche molta attenzione alle spighe di forasacco, che mietono vittime quando sono in stagione.

Taglio delle unghie

Anche se il cane esce poco, le unghie vanno accorciate regolarmente per evitare che il tuo amico si faccia male quando corre.

Pulizia delle orecchie

Il Dogo Argentino è predisposto a infezioni del canale auricolare e sordità congenita, comune nei cani bianchi.

La pulizia delle orecchie è indispensabile per evitare odori sgradevoli o patologie anche serie, tra le quali quali le più comuni sono:

  • Otoacariasi
  • Otiti batteriche
  • Otiti micotiche
  • Catarro auricolare
  • Otiti da corpo estraneo

Pulizia dei denti

Questo cane è geneticamente predisposto ad avere problemi ai denti già in giovane età, ed un’accurata pulizia dentale è indispensabile per evitare la comparsa di malattie quali:

  • Gengivite
  • Stomatite
  • Parodontite
  • Tumori della bocca
  • Alitosi
  • Caduta precoce dei denti

Effettuare la pulizia dentale nei cani grandi non è difficile, ma in questo caso bisogna conoscere bene il soggetto prima di iniziare con la spazzolatura.

Potranno esserti di aiuto, oltre che modelli classici, anche spazzolini speciali che puliscono contemporaneamente arcata interna ed esterna, e vari gusti di dentifricio enzimatico specifico per il tuo pet!

Basterà procedere alla pulizia fatta in casa ogni due giorni per evitare la comparsa di placca e tartaro.

Può essere utile somministrare uno snack per la pulizia dei denti ogni giorno, in commercio se ne trovano tantissimi di gusti e forme diverse.

Ma da soli non risolvono la situazione, i denti vanno comunque spazzolati! E meglio fare una pulizia profonda in sedazione quando serve.

Ghiandole perianali

Ricordati di controllare periodicamente lo stato delle ghiandole perianali per evitare  situazioni quali:

  • Ascesso dei sacchi anali
  • Tumori (adenomi e adenocarcinomi)
  • Infezioni batteriche atipiche
  • Micosi

Ti accorgerai quando è il momento perché il cane inizierà a strusciare l’ano sul pavimento, si gratta o lecca ripetutamente ed ha cattivo odore.

Sterilizzazione

Sterilizzare il Dogo Argentino è quasi un obbligo, considerando che fa parte delle razze piuttosto protettive e aggressive, soprattutto nel confronto di altri cani.

La castrazione renderà il maschio più tranquillo e meno incline alla fuga, limitando anche l’istinto predatorio verso i suoi simili di taglia piccola.

La femmina, se operata prima del primo calore, rischierà molto meno di sviluppare tumori maligni delle mammelle o di affrontare gravidanze isteriche.

Per chi è adatta la razza Dogo Argentino

Considerate le sue origini di cane da combattimento e da guardia, questa razza è adatta a persone che abbiano esperienza in fatto di educazione canina.

E’ frutto di incroci con cani difficili da educare, e date le dimensioni e il temperamento naturalmente aggressivo deve essere seguito da un educatore cinofilo con esperienza nel settore.

Se educato, e se i lati buoni del suo carattere vengono esaltati, può essere un buon compagno per i bambini, ma va fatta comunque molta attenzione.

Per chi non è adatto il Dogo Argentino

Sicuramente per chi non ha esperienza, ma anche per chi lo acquista come cane da difesa per proprietà isolate. Ha bisogno di interazione con le persone e soffre molto la solitudine.

No anche per chi non possa garantire all’animale il giusto livello di attività fisica, o a chi vive in un ambiente molto ristretto.

Sconsigliato per chi ha già altri animali: non va d’accordo con gli animali domestici ed è meglio adottarlo come figlio unico.

Quanto costa un cucciolo di Dogo Argentino?

Il prezzo di un cucciolo testato e proveniente da un allevamento serio varia dai 1000 ai 1500 Euro.

Come per altre razze considerate aggressive, il Dogo va acquistato esclusivamente in allevamento e non da privati che lo vendano a basso prezzo.

Questo perché se i genitori non avessero un carattere pacato potresti ritrovarti con un cucciolo difficile da educare, o con problemi di salute anche gravi.

Il Dogo Argentino perde pelo?

A parte il periodo della muta, la perdita di pelo è moderata. Per risolvere il problema vanno effettuate spazzolature frequenti, anche con una semplice spazzola a guanto.

Il Dogo Argentino sbava?

Il livello di salivazione dipende dal soggetto, alcuni esemplari sbavano leggermente e altri lo fanno più copiosamente, ma meno di altre razze di molossoidi quali il Boxer.

Il Dogo Argentino puzza?

Generalmente no, e la puzza, se improvvisa e non dovuta al mantello sporco, potrebbe essere il campanello d’allarme che qualcosa non va nell’animale, o che ha problemi ormonali.

Il Dogo è geneticamente predisposto a vari problemi epidermici, quindi la sua cute va mantenuta idratata e va lavata esclusivamente con prodotti adatti agli animali.

I problemi più comuni che riguardano il cattivo odore del cane sono:

  • Batteri nelle pieghe del muso (problema per il quale si consiglia una pulizia dopo i pasti con un panno di cotone umido)
  • Alito cattivo, dovuto a scarsa igiene dentale
  • Ghiandole perianali non svuotate
  • Orecchie sporche
  • Mantello sporco
  • Periodo del calore nella femmina
  • Flatulenza (le classiche puzzette, spesso dovute a cattiva alimentazione)

Spesso si tratta di inconvenienti di poco rilievo, ma solo tu conosci bene il tuo pet e se noti qualcosa di anormale o di cui non sei sicuro fallo controllare da un veterinario.

Come toelettare il Dogo Argentino

Non c’è molto da fare, a parte mantenere il manto ben spazzolato e con regolarità. In questo caso va fatta un po’ di attenzione alla cute che è particolarmente delicata.

Per il bagno procedi come segue:

  1. Prima di tutto spazzola bene il cane per rimuovere tutte le impurità dal pelo, soprattutto se è un’operazione che non fai quotidianamente.
  2. Infila delle palline di cotone nelle orecchie del cane per evitare che ci entrino acqua o sapone.
  3. Lava a fondo il Dogo con uno shampoo specifico, risciacqua bene e ripeti l’operazione con un balsamo condizionatore. Attenzione a occhi e orecchie.
  4. Tampona bene il cane con un asciugamano asciutto, meglio se tiepido, e rimuovi tutta l’acqua in eccesso. Asciuga bene con il phon non troppo caldo.
  5. Se il lavaggio avviene all’aperto e non lo asciughi, attenzione al sole, perché questo cane si scotta facilmente.

Importante: usa esclusivamente prodotti per cani e non per umani! Il PH della sua pelle è diverso e usando i tuoi prodotti finiresti per fare danno al tuo amico a quattro zampe.

Data la stazza, potrebbe essere più semplice lavare il cane in un Self Wash o rivolgersi a un toelettatore esperto.

Per il fai da te ti consigliamo la lettura delle nostre guide utili:

Come pulire le orecchie al cane

Come tagliare le unghie al cane passo a passo e in modo sicuro

Toelettatura per cani: guida semplice per un cane sempre perfetto

Come addestrare il Dogo Argentino

Premesso che consigliamo assolutamente un percorso educativo per cane e padrone con un educatore cinofilo, i comandi di base si possono insegnare facilmente al cucciolo anche a casa.

Portalo ad esercitare in un posto tranquillo e porta sempre con te guinzaglio e pettorina.

Inizia con i comandi di base quali

  • Seduto
  • A terra
  • Vieni
  • Stop o Fermo

Se preferisci, potrai insegnargli i comandi di base a casa e poi quelli in movimento all’aperto. L’addestramento non deve protrarsi per più di 30 minuti consecutivi.

Premia il piccolo con qualche snack. E se hai difficoltà acquista un clicker, un piccolo strumento sonoro che ti potrà aiutare a migliorare la sessione di lavoro.

L’addestramento deve avvenire in luoghi dove non ci siano altri animali, che potrebbero distrarre il tuo Dogo e provocarne la fuga.

Dallo staff di Khani.it:

I cani piccoli ti piacciono tutti ma ancora non sai quale sia il più adatto per te? Vieni a scoprire con noi le razze più popolari!

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