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Malattie dei cuscinetti dei cani: come riconoscerle e trattarle

malattie dei polpastrelli dei cani

I cuscinetti dei cani sono una parte importante delle zampe dei nostri amici, ma vengono spesso trascurati nonostante il fatto che siano piuttosto delicati. 

E non sono soltanto sensibili a lesioni e ferite dovute a sfregamento, ma ci sono patologie che li interessano, o che si manifestano proprio in quell’area particolare delle zampe.

Se nel primo caso generalmente puoi risolvere il problema da solo con dei semplici prodotti da banco, nel caso delle manifestazioni di una patologia è importante sapere riconoscere i sintomi, per valutare lo stato di salute del cane e corrispondere il trattamento indicato in tempi brevi.

Vediamo quindi quali sono tutti gli eventi che possono interessare i cuscinetti dei cani, per capire come riconoscere una possibile patologia e come intervenire nel modo più efficace.

Cosa sono i cuscinetti del cane?

I cuscinetti, anche chiamati polpastrelli, sono le spesse e coriacee regioni di pelle situate sulla parte inferiore delle zampe del cane, corrispondenti alla pianta del piede umano. 

Questi cuscinetti sono costituiti da un tessuto cutaneo più spesso e resistente rispetto alla pelle circostante e svolgono diverse funzioni importanti per il cane, tra cui:

  • Supporto e ammortizzazione durante il movimento e la locomozione
  • Assorbimento gli urti quando il cane cammina, corre o salta.
  • Presa migliore su diverse superfici, sia che si tratti di terreno irregolare, asfalto liscio o superfici scivolose
  • Regolazione della temperatura corporea del cane, aiutando a dissipare il calore quando fa caldo o a isolare dal freddo quando fa freddo
  • Protezione delle ossa e delle articolazioni delle zampe del cane da lesioni e impatti
  • Rilevazione delle informazioni tattili dal terreno, come la consistenza o la temperatura della superficie su cui cammina

Quali sono le malattie dei cuscinetti dei cani?

Ci sono malattie del cane che possono interessare i cuscinetti. Pur non sviluppandosi necessariamente sui polpastrelli, queste patologie si manifestano sui cuscinetti del cane in modo evidente, e sono spesso i primi segni dell’avanzare di una patologia anche seria.

Vediamo quali sono, come si manifestano e come trattarle con successo.

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Pododermatite

La Pododermatite è un’infiammazione della pelle della zampa degli animali, spesso accompagnata da sintomi come gonfiore, rossore e prurito.

Se non trattata, può progredire fino a causare piaghe dolorose. 

Cosa causa la Pododermatite?

La Pododermatite può avere diverse cause, tra cui infezioni, allergie, disturbi ormonali, malattie immunomediate e tumori.

Inoltre, può essere causata da contaminanti ambientali, parassiti e corpi estranei. 

Ad esempio, l’infestazione da acaro Demodex può causare Pododermatite nei cani, mentre corpi estranei come semi o forasacco possono penetrare la pelle delle zampe e scatenare questa condizione. 

Le allergie alimentari e le sostanze ambientali come gli acari della polvere e i pollini possono essere fattori scatenanti comuni.

La conformazione delle zampe, malattie ormonali come l’ipotiroidismo e l’ipercortisolismo (malattia di Cushing) possono anche contribuire allo sviluppo della Pododermatite.

I cani di taglia grande sono più soggetti alla pododermatite, che può in alcuni casi diventare cronica.

Sintomi della Pododermatite

Per quanto riguarda i polpastrelli del cane, la Pododermatite si manifesta con fistole, vesciche, noduli o piccoli grumi, ferite sanguinolente

Altri sintomi della Pododermatite includono:

  • Perdita di pelo
  • Gonfiore
  • Piaghe sanguinanti
  • Leccamento frequente delle zone interessate. 

Trattamenti per la Pododermatite

Il trattamento della Pododermatite dipende dalla causa sottostante. 

Se la causa è allergica o immunomediata, il trattamento mira a minimizzare i sintomi e le ricorrenze poiché questa condizione potrebbe non essere curabile. 

Le terapie possono includere cambiamenti nello stile di vita, come una dieta appropriata e un adeguato esercizio fisico, terapie topiche come shampoo, bagni ai piedi o salviette per infezioni batteriche o da lieviti.

Nei casi più gravi, possono essere necessari antibiotici orali, antifungini, corticosteroidi, farmaci immunomodulanti e terapie locali con bende, creme o unguenti. 

Inoltre, trattamenti come la terapia laser o il PRP (Plasma Ricco di Piastrine) possono essere utili nella gestione e nel trattamento della Pododermatite.

È contagiosa per l’uomo?

La Pododermatite non è direttamente contagiosa per l’uomo, ma alcune delle cause sottostanti come le infezioni batteriche o da lieviti potrebbero essere trasmesse attraverso il contatto con il paziente animale. 

Tuttavia, la Pododermatite è principalmente una condizione dermatologica che colpisce gli animali e non rappresenta un rischio significativo per gli esseri umani.

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Ipercheratosi plantare

L’ipercheratosi è una malattia che colpisce il naso e le zampe dei cani, causando un ispessimento e un indurimento della pelle in queste aree. 

Questo può portare a screpolature e aumentare il rischio di infezioni. L’ipercheratosi può manifestarsi in diverse forme, tra cui l’ipercheratosi del tartufo, l’ipercheratosi plantare e l’ipercheratosi naso-digitale, a seconda delle zone interessate.

Perché i cani soffrono di ipercheratosi?

Esistono tre tipi principali di ipercheratosi nei cani:

Ipercheratosi ereditaria: Alcune razze, come Terrier, Labrador e Dogue de Bordeaux, sono geneticamente predisposte a questa condizione, che può manifestarsi anche in giovane età senza altre patologie.

Ipercheratosi secondaria: Questo tipo di ipercheratosi si verifica in concomitanza ad altre malattie, come il cimurro, la leishmaniosi o l’ittiosi, o può essere legato a problemi alimentari o congeniti.

Ipercheratosi idiopatica: Nei cani anziani, questa condizione è spesso dovuta all’invecchiamento dei tessuti e può verificarsi anche in cani altrimenti sani.

Sintomi

L’ipercheratosi può causare sintomi fastidiosi, soprattutto a livello delle zampe e dei polpastrelli, come ispessimento della cute, screpolature, ferite e persino difficoltà a camminare.

Trattamento per l’ipercheratosi nel cane

La diagnosi dell’ipercheratosi del tartufo è relativamente semplice poiché i cambiamenti nella pelle del naso sono facilmente visibili. 

E’ invece importante controllare periodicamente i cuscinetti delle zampe per rilevare ispessimento della cute,  ferite o alterazioni.

Il veterinario sarà in grado di identificare il tipo di ipercheratosi e, se presenti altre malattie, le curerà prima di trattare l’ipercheratosi stessa.

Il trattamento mira ad ammorbidire la pelle e rimuovere il tessuto cheratinizzato. Se sono presenti infezioni, queste vengono trattate con farmaci antifungini, antibiotici o corticosteroidi sotto la supervisione veterinaria.

Come prevenire l’ipercheratosi nel cane?

La prevenzione dell’ipercheratosi consiste nell’idratare e proteggere la pelle del cane. 

Esistono prodotti idratanti appositamente formulati per il naso e le zampe degli animali, che possono essere applicati regolarmente per mantenere la pelle in buone condizioni e proteggerla dagli agenti esterni. 

Durante l’estate e l’inverno, è importante prestare attenzione alle zampe per evitare danni causati da temperature estreme o superfici calde.

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Dermatite interdigitale nel cane

La dermatite interdigitale del cane è una lesione della pelle che si verifica tra le dita delle zampe e intorno ai cuscinetti plantari. 

Cause della dermatite interdigitale nei cani

La dermatite interdigitale può avere diverse cause, tra cui:

  • Ipercheratosi ereditaria: Alcune razze canine sono più predisposte a questa condizione a causa della conformazione della pelle e dei peli.
  • Peluria spinta nella pelle: Quando i cani camminano, i peli possono essere spinti nella pelle da un’azione meccanica dovuta al contatto con il suolo.
  • Corpi estranei: La presenza di un corpo estraneo tra le dita delle zampe può causare un’infiammazione e un’infezione dei tessuti circostanti.
  • Altre condizioni: In alcuni casi, la dermatite interdigitale può essere associata a malattie sistemiche come la demodicosi o la dermatite atopica.

Sintomi della dermatite interdigitale nel cane

I sintomi della dermatite interdigitale includono:

  • Arrossamento della pelle tra le dita delle zampe.
  • Formazione di piccoli foruncoli dolorosi.
  • Possibili lesioni papulari con un centro biancastro e un alone rossastro.
  • Zoppia dovuta al dolore.
  • Leccamento persistente delle zampe da parte del cane.

Trattamento della dermatite interdigitale

La diagnosi della dermatite interdigitale si basa sull’osservazione delle lesioni e sui sintomi clinici. 

È importante escludere altre condizioni, come la demodicosi o i tumori, tramite esami clinici. 

In alcuni casi, può essere necessario identificare i batteri responsabili dell’infezione per scegliere il trattamento antibiotico più appropriato.

Il trattamento della dermatite interdigitale prevede principalmente l’uso di terapie topiche, come creme antibiotiche. 

Nei casi più gravi, può essere necessaria una terapia antibiotica sistemica per un periodo prolungato. 

È sconsigliato tagliare il pelo nell’area interdigitale con lame o forbici

Se è presente un’eccessiva presenza di malassezia, possono essere somministrati anche antifungini. 

In caso di corpo estraneo, è necessario un intervento chirurgico.

Oltre a questo tipo di dermatite, i cuscinetti del cane possono essere soggetti ad altri tipi di dermatite, ad esempio la dermatite da contatto.

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Pemfigo foliaceo

Il pemfigo foliaceo è una malattia autoimmune della pelle che può colpire i cani. 

In questa condizione, il sistema immunitario del cane inizia ad attaccare erroneamente le cellule della pelle, causando la formazione di bolle o vescicole sulla pelle e sulle mucose.

Cause del pemfigo foliaceo nei cani

Le cause esatte del pemfigo foliaceo non sono del tutto chiare, ma si tratta di una malattia autoimmune. 

Ciò significa che il sistema immunitario del cane, anziché proteggere il corpo, attacca le cellule della pelle, scatenando una risposta infiammatoria. 

Tuttavia, la causa sottostante scatenante dell’autoimmunità non è sempre nota. Alcuni fattori che potrebbero contribuire includono predisposizione genetica e fattori ambientali.

Sintomi del pemfigo foliaceo nei cani

  • Vescicole o pustole cutanee: Questi possono verificarsi su qualsiasi parte del corpo, compresi i polpastrelli delle zampe. Le pustole sono spesso piene di fluido e possono rompersi facilmente.
  • Pelle arrossata e infiammata: La pelle circostante le vescicole può essere arrossata, gonfia e dolorosa.
  • Desquamazione: La pelle può diventare squamosa e desquamare.
  • Perdita di peli: A causa dell’infiammazione e delle lesioni cutanee, il cane può perdere peli nelle zone colpite.
  • Prurito: Il cane può mostrare segni di prurito, come graffiarsi o mordicchiare le zone interessate.
  • Lesioni sulle mucose: Il pemfigo foliaceo può anche colpire le mucose, comprese le gengive e l’interno delle orecchie. Le lesioni sulle mucose possono essere dolorose e causare difficoltà nella deglutizione o nel cibo.

Trattamento del pemfigo foliaceo

Il trattamento del pemfigo foliaceo nei cani è complesso e richiede la supervisione di un veterinario. Le opzioni di trattamento possono includere:

  • Farmaci immunosoppressori: Corticosteroidi e altri farmaci immunosoppressori vengono spesso utilizzati per sopprimere il sistema immunitario e ridurre l’infiammazione.
  • Terapie topiche: Può essere necessario applicare creme o unguenti topici per trattare le lesioni cutanee.
  • Antibiotici: Se le lesioni cutanee si infettano, il veterinario può prescrivere antibiotici.
  • Cure di supporto: Queste includono bagni medicati, cerotti protettivi per la pelle e cure per prevenire ulteriori irritazioni.
  • Dieta e integrazione: In alcuni casi, possono essere raccomandate diete specifiche o integratori per sostenere la salute generale del cane.

Il pemfigo foliaceo è una condizione cronica e il trattamento può richiedere tempo e monitoraggio continuo. 

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Dermatite da anchilostomi (anchilostomiasi)

L’anchilostomiasi nel cane è una malattia causata da vermi parassiti noti come anchilostomi, che infettano l’intestino tenue del cane e si nutrono di sangue. 

Questi vermi sono chiamati anche vermi-gancio o hookworms a causa della loro capsula buccale con denti che si agganciano all’intestino dell’animale. 

Come si trasmette l’anchilostomiasi nel cane?

L’infezione da anchilostomi nel cane avviene attraverso larve del parassita, che penetrano nell’organismo del cane attraverso varie vie, compresa l’ingestione, la pelle, il latte materno e la placenta. 

Le larve si sviluppano fino allo stato adulto nell’organismo del cane, causando danni all’intestino.

Sintomi dell’anchilostomiasi nel cane

I sintomi dell’anchilostoma nel cane includono:

  • Perdita di peso
  • Ridotta crescita dei cuccioli
  • Appetito altalenante
  • Anemia progressiva
  • Pallore delle mucose
  • Debolezza
  • Disidratazione
  • Ipoproteinemia
  • Pelle secca
  • Pelo malmesso
  • Tachicardia
  • Tachipnea
  • Ulcere intestinali
  • Infiammazione della mucosa intestinale
  • Diarrea con sangue
  • Dermatite
  • Prurito cutaneo 
  • Petecchie negli alveoli.

Per quanto riguarda i cuscinetti, l’infezione si manifesta con papule, croste ed escoriazioni e i polpastrelli dei piedi sono generalmente edematosi, ispessiti e ulcerati. 

Nei casi cronici possono essere presenti paronichia (un’infezione del tessuto periungueale, che provoca tipicamente rossore, calore e dolore lungo il margine dell’unghia) e unghie deformate.

Trattamento dell’anchilostomiasi nel cane

Il trattamento dell’anchilostomiasi nel cane consiste nel correggere l’anemia, trattare le alterazioni degli elettroliti e utilizzare farmaci specifici antielmintici come lattoni macrociclici, benzimidazoli, levamisol ed emodepsida. 

È importante anche fornire un trattamento sintomatico, comprese trasfusioni di sangue, per migliorare lo stato generale di salute del cane.

È contagiosa per l’uomo?

Sì, gli anchilostomi canini sono zoonotici e possono essere trasmessi all’uomo. 

Le persone possono essere contagiate toccando il terreno contaminato dalle feci di un cane infetto o attraverso l’ingestione di larve. 

Questo può causare il passaggio di una larva migrans cutanea nell’uomo, con sintomi come eritema, prurito, piaghe e lesioni cutanee lineari o a forma di serpente.

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Vasculite cutanea

La vasculite è una condizione medica che coinvolge l’infiammazione dei vasi sanguigni. 

Anche nei cani, la vasculite può verificarsi, sebbene sia relativamente rara. 

La vasculite nei cani può avere molte cause diverse, e i sintomi possono variare a seconda dell’area interessata. 

Cause della vasculite nei cani

Le cause possono essere di natura diversa:

  • Cause infettive: Infezioni batteriche o virali possono scatenare una risposta autoimmune che colpisce i vasi sanguigni.
  • Reazioni ai farmaci o vaccini: Alcuni farmaci o vaccini possono scatenare una reazione autoimmune che causa vasculite.
  • Malattie autoimmuni: Malattie autoimmuni come il lupus canino possono causare vasculite.
  • Allergie: Reazioni allergiche gravi possono portare a una vasculite.

Sintomi della vasculite nei cani

I sintomi della vasculite possono variare, ma possono includere:

  • Febbre
  • Letargia
  • Dolore o disagio
  • Gonfiore delle zampe
  • Lesioni cutanee come ulcere o pustole
  • Zoppia o difficoltà a camminare
  • Perdita di appetito
  • Dolori articolari
  • Insufficienza degli organi (nei casi più gravi)

Per quanto riguarda i sintomi focalizzati sui polpastrelli delle zampe, sui polpastrelli del cane è possibile che si verifichino ulcere o lesioni cutanee, che possono essere dolorose e causare zoppia o disagio al cane.

Nei casi più leggeri si tratta solo di piccole escoriazioni chiare nel mezzo del polpastrello, ma si potrà notare che il cane fatica a camminare appoggiando la zampa su terreni sassosi.

Trattamento 

  1. Il trattamento della vasculite nei cani dipenderà dalla causa sottostante e dalla gravità della condizione. Tuttavia, la terapia può includere:
  2. Il veterinario può prescrivere farmaci come corticosteroidi o immunosoppressori per ridurre l’infiammazione e modulare la risposta autoimmune.
  3. Se la vasculite è causata da un’infezione o da una malattia autoimmune sottostante, il trattamento sarà mirato a gestire quella condizione specifica.
  4. Possono essere prescritti farmaci per il dolore e l’antibiotico per le lesioni cutanee.
  5. La cura delle lesioni cutanee è fondamentale. Potrebbe essere necessario il bendaggio, la pulizia e la cura delle ferite.
  6. In alcuni casi, il veterinario potrebbe raccomandare una dieta specifica o integratori per sostenere la salute generale del cane, in combinazione con probiotici per migliorare la salute generale del cane e innalzare le difese immunitarie.
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Sindrome uveodermatologica

La sindrome uveodermatologica, nota anche come sindrome di Vogt-Koyanagi-Harada canina, è una condizione autoimmune rara nei cani che coinvolge una combinazione di sintomi oculari e cutanei. 

Cause della sindrome uveodermatologica 

Le cause esatte della sindrome uveodermatologica nei cani non sono completamente comprese, ma si ritiene che sia un’infiammazione autoimmune in cui il sistema immunitario del cane attacca erroneamente i tessuti oculari e cutanei. 

La razza di cane Akita Inu sembra essere particolarmente predisposta a questa condizione, ma può colpire anche altre razze.

Sintomi della sindrome uveodermatologica 

I sintomi della sindrome uveodermatologica nei cani possono variare, ma spesso coinvolgono parti diverse del corpo.

Sintomi oculari:

  • Uveite, un’infiammazione dell’uvea , ovvero la parte interna dell’occhio
  • Fotofobia (sensibilità alla luce)
  • Congiuntivite
  • Lacrimazione eccessiva
  • Opacità corneale
  • Perdita della visione

Sintomi cutanei:

  • Depigmentazione della pelle, che si manifesta come macchie bianche o chiare 
  • Depigmentazione cutanea: Nei casi in cui la sindrome uveodermatologica causa la depigmentazione cutanea, i polpastrelli delle zampe possono mostrare macchie bianche o chiare. Queste macchie sono spesso circondate da pelle normale o pigmentata. La depigmentazione può essere localizzata solo sui polpastrelli o può estendersi ad altre parti del corpo
  • Lesioni cutanee ulcerative: In alcuni casi più gravi, la sindrome uveodermatologica può causare lesioni cutanee ulcerative sui polpastrelli o su altre parti del corpo. Queste lesioni possono essere dolorose e sanguinare. Le ulcere cutanee possono richiedere cure specifiche per la cura e la prevenzione delle infezioni
  • Prurito o disagio: Se il cane ha sintomi cutanei associati alla sindrome uveodermatologica, potrebbe mostrare segni di prurito o disagio ai polpastrelli. Potrebbe leccare o mordicchiare le zone interessate
  • Possibili lesioni cutanee ulcerative
  • Prurito o dolore nella zona interessata

Altri sintomi:

  • Segni di disagio generale
  • Febbre
  • Letargia

Trattamento della sindrome uveodermatologica 

Il trattamento della sindrome uveodermatologica nei cani è complesso e mira a controllare l’infiammazione autoimmune e alleviare i sintomi. Ecco alcune opzioni di trattamento:

  1. Farmaci immunosoppressori: Il trattamento di base solitamente comporta l’uso di farmaci immunosoppressori, come corticosteroidi o altri farmaci per sopprimere la risposta autoimmune e ridurre l’infiammazione.
  2. Farmaci oftalmici: Per trattare i sintomi oculari, possono essere prescritti farmaci oftalmici come colliri o unguenti per ridurre l’infiammazione e alleviare il dolore.
  3. Protezione solare: Poiché la pelle depigmentata è più suscettibile ai danni causati dal sole, è importante proteggere il cane dalla luce solare diretta, ad esempio utilizzando creme solari sicure per cani o evitando l’esposizione durante le ore più calde.
  4. Dieta e integrazione: In alcuni casi, possono essere raccomandate diete specifiche o integratori per sostenere la salute generale del cane.
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Dermatosi responsiva allo zinco

La dermatosi responsiva allo zinco (o “dermatite da carenza di zinco”) è una condizione cutanea che può colpire i cani. 

Questa condizione è legata a una carenza di zinco nell’alimentazione del cane o a problemi nell’assorbimento dello zinco da parte dell’organismo. 

Cause della dermatosi responsiva allo zinco

Le cause principali della dermatosi responsiva allo zinco nei cani includono:

  • Carenza di zinco nella dieta 
  • Problemi di assorbimento
  • Malattie gastrointestinali o disturbi che colpiscono il tratto digestivo possono interferire con l’assorbimento dello zinco.

Sintomi della dermatosi responsiva allo zinco

I sintomi della dermatosi responsiva allo zinco possono variare da cane a cane, ma spesso coinvolgono la pelle, compresi i polpastrelli delle zampe. I sintomi possono includere:

    • Dermatite, con pelle può diventare arrossata, gonfia e infiammata e lesioni cutanee possono variare da piccole vescicole a piaghe aperte.
    • Prurito
    • Desquamazione
  • Lesioni sui polpastrelli
  • Perdita di peli
  • Infezioni cutanee batteriche o fungine.

Trattamento della dermatosi responsiva allo zinco

Il trattamento della dermatosi responsiva allo zinco nei cani si concentra sulla correzione della carenza di zinco. Questo può includere:

  1. Integrazione di zinco
  2. Cambio nella dieta per includere cibi ricchi di zinco o cibi formulati specificamente per cani con dermatosi responsiva allo zinco.
  3. Cura della pelle e delle lesioni cutanee con terapie topiche, come creme o unguenti raccomandati dal veterinario.
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Lupus Eritematoso nel cane

Il Lupus Eritematoso nel cane è una malattia autoimmune in cui il sistema immunitario del cane attacca erroneamente i propri tessuti e organi.

 Può colpire diverse parti del corpo, ma è noto per causare sintomi principalmente sulla pelle, e si manifesta visibilmente anche sui polpastrelli (cuscinetti plantari).

Cause del Lupus Eritematoso

Le cause esatte del Lupus Eritematoso nel cane non sono completamente comprese, ma si ritiene che siano legate a una predisposizione genetica e a fattori ambientali. 

L’esposizione ai raggi solari è stata suggerita come possibile causa scatenante, così come i vaccini o semplicemente la genetica dell’animale.

Sintomi

I sintomi del Lupus Eritematoso nel cane possono variare, ma quello principale è la manifestazione di lesioni ulcerative sui polpastrelli, che possono causare zoppia e disagio.

Tra gli altri sintomi ricorrenti troviamo:

  • Rash cutaneo, arrossamento e lesioni sulla pelle.
  • Gonfiore e dolore articolare.
  • Febbre.
  • Stanchezza e debolezza generale.
  • Perdita di pelo intorno al muso e al naso.

Trattamento

Il trattamento del Lupus Eritematoso nel cane è principalmente mirato a controllare i sintomi e a ridurre l’infiammazione. I trattamenti possono includere:

  • Farmaci immunosoppressori per ridurre l’attività del sistema immunitario.
  • Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) per alleviare il dolore e l’infiammazione.
  • Terapie topiche per trattare le lesioni cutanee, come creme antibiotiche o immunomodulanti.
  • Evitare l’esposizione prolungata ai raggi solari, se è stata identificata come una possibile causa scatenante.

Il trattamento è solitamente a lungo termine e richiede una stretta supervisione veterinaria.

La prognosi per i cani con Lupus Eritematoso può variare in base alla gravità della malattia e alla risposta al trattamento. 

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Papillomavirus canino

Il papilloma virus nei cani è una condizione virale che causa la formazione di escrescenze cutanee benigne, comunemente chiamate “verruche” o “papillomi”. 

Queste verruche si verificano spesso sulle mucose, come la bocca, il naso o i genitali, ma possono verificarsi anche su altre parti del corpo, compresi i polpastrelli delle zampe. 

Cause del papillomavirus nei cani

Il papilloma virus nei cani è causato da una famiglia di virus nota come “papillomavirus”. Esistono diversi tipi di papillomavirus che possono colpire i cani, ma in generale, la condizione è altamente contagiosa e si trasmette attraverso il contatto diretto con i papillomi o con oggetti contaminati. 

I papillomi sono più comuni nei cani giovani, poiché il sistema immunitario dei cuccioli può avere difficoltà a combattere il virus.

Sintomi del papilloma virus nei cani

  • Verruche cutanee: Le verruche sono escrescenze cutanee solitamente di colore rosa o grigio e possono avere una superficie ruvida.
  • Verruche orali: Queste sono le verruche più comuni e si formano all’interno della bocca, sulle gengive, sulla lingua o sul palato del cane. Possono causare disagio o difficoltà nell’alimentazione.
  • Verruche genitali: Possono comparire sulle parti genitali o intorno all’ano del cane.
  • Verruche digitali (sui polpastrelli delle zampe): Anche se meno comuni, i papillomi possono verificarsi sui polpastrelli delle zampe. Possono causare un’ulcera o disagio nel cane.

Trattamento del papilloma virus

Il trattamento del papilloma virus nei cani di solito non è necessario, a meno che i papillomi causino gravi disagi o problemi. 

In tal caso, il trattamento può includere rimozione chirurgica,  trattamenti topici e terapie per stimolare il sistema immunitario del cane a combattere il virus in modo più efficace.

Altri eventi che possono interessare i cuscinetti del cane

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Reazioni cutanee ai farmaci

Le reazioni cutanee ai farmaci sono reazioni avverse conseguenti alla somministrazione sistemica e topica di farmaci

Sintomi: I segni clinici sono molto variabili. Nella maggior parte dei casi i segni clinici sono lievi (orticaria, eritroderma), ma possono essere anche molto gravi e talvolta fatali (eritema multiforme, necrolisi epidermica tossica e pemfigo foliaceo indotto da farmaci).

I casi si presentano con varie lesioni che possono includere papule, placche, erosioni e ulcere su varie parti del corpo, compresi i cuscinetti e il margine dei cuscinetti. 

Trattamento: I farmaci che sono stati segnalati come causa di tali reazioni includono farmaci antibatterici (sulfamidici, cefalosporine), antifungini (itraconazolo, griseofulvina) e antiparassitari (ivermectina, moxidectina), vaccini, farmaci topici, ormoni e tranquillanti.

La diagnosi è difficile perché i sintomi possono manifestarsi anche dopo  21 giorni.

Nella maggior parte dei casi la sospensione del farmaco e il trattamento delle infezioni secondarie, se presenti, determinano la risoluzione delle lesioni cutanee. 

Alcuni casi richiedono un trattamento più aggressivo, come glucocorticoidi e altri farmaci immunosoppressori. 

Gli effetti avversi possono persistere per 1-3 settimane dopo la sospensione del farmaco incriminato.

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Vitiligine plantare

La vitiligine plantare non è una condizione comune nei cani ed è diversa dalla vitiligine che può verificarsi nei pazienti umani. 

Tuttavia, sebbene sia una condizione rara nei cani, può verificarsi.

La vitiligine plantare nei cani è caratterizzata dalla depigmentazione della pelle sulle zampe, in particolare sui polpastrelli, e può essere dovuta a una varietà di cause. 

Cause della vitiligine plantare 

Le cause esatte della vitiligine plantare nei cani non sono completamente comprese, ma si ritiene che possano essere legate a fattori genetici, autoimmuni o infiammatori. 

La vitiligine plantare può verificarsi quando le cellule responsabili della produzione del pigmento melanina nella pelle non funzionano correttamente o vengono distrutte. 

È importante notare che, a differenza della vitiligine umana, la vitiligine plantare nei cani non è associata allo stress emotivo, e non va considerata alla stregua di una patologia pericolosa.

Sintomi della vitiligine plantare nei cani

I sintomi principali della vitiligine plantare nei cani includono:

  • Depigmentazione della pelle sui polpastrelli delle zampe, che si traduce in macchie bianche o chiare.
  • La pelle depigmentata è solitamente priva di peli o ha peli bianchi, il che può renderla più sensibile al sole.
  • Nei casi più gravi, la depigmentazione può diffondersi ad altre parti del corpo.

Trattamento della vitiligine plantare 

Non esiste una cura definitiva per la vitiligine plantare nei cani. Si tratta infatti di una condizione estetica e non richiede alcun trattamento medico. 

Tuttavia, è importante monitorare il cane per eventuali cambiamenti o segni di peggioramento.

Poiché la pelle depigmentata può essere più sensibile al sole, è importante proteggere il cane dall’esposizione eccessiva ai raggi UV. 

Questo può essere fatto utilizzando creme solari per cani o evitando il sole nelle ore più calde.

In alcuni casi, il veterinario può prescrivere integratori o creme contenenti melanina per aiutare a ripristinare il colore della pelle. Tuttavia, l’efficacia di tali trattamenti può variare.

Se invece la vitiligine plantare è causata da una condizione autoimmune o infiammatoria sottostante, il trattamento potrebbe essere mirato a gestire quella condizione specifica.

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Marzo 5, 2024

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