Displasia renale nel cane: cause, sintomi, diagnosi e trattamento
La displasia renale nel cane è una condizione congenita caratterizzata da un’anomala formazione dei reni durante lo sviluppo embrionale.
In questa condizione, i tessuti renali non si sviluppano correttamente, portando a una struttura renale anormale e disfunzionale.
Questo difetto è più comune nei cani, ma può colpire in rari casi anche gatti, cavalli, suini e agnelli.
La displasia renale può essere unilaterale o bilaterale. Gli animali colpiti bilateralmente muoiono generalmente nel periodo neonatale precoce, mentre gli animali colpiti unilateralmente sviluppano tipicamente ipertrofia del rene controlaterale.
I reni sono di solito piccoli, fermi e pallidi; possono avere una corteccia renale uniformemente ridotta. All’esame istologico possono apparire altri difetti dell’organo.
Quali sono le razze più colpite da displasia renale?
E’ stata segnalata in molte razze, tra cui Alaskan Malamute, Bedlington Terrier, Chow Chow, Cocker Spaniel, Dobermann, Boxer, Lhasa Apso, Schnauzer Nano, Samoiedo, Shih Tzu, Cairn Terrier e Barboni. Ma può colpire soggetti di altre razze.
Quali sono le cause della displasia renale del cane?
Le cause esatte della displasia renale nel cane non sono ancora completamente comprese, ma si ritiene che siano multifattoriali, coinvolgendo sia fattori genetici che ambientali.
Ecco alcune delle possibili cause e fattori di rischio associati alla displasia renale nel cane:
- Fattori genetici: La displasia renale è considerata una malattia ereditaria nei cani, il che significa che può essere trasmessa da una generazione all’altra.
- Sviluppo anomalo: Durante lo sviluppo fetale del cane, possono verificarsi alterazioni nel normale sviluppo dei reni, portando alla formazione di nefroni anomali (le unità funzionali dei reni responsabili della filtrazione del sangue e della produzione delle urine) e alla persistenza di glomeruli fetali (una struttura all’interno del nefrone costituita da una fitta rete di capillari avvolti da una membrana che serve a filtrare il sangue, separando i rifiuti e le sostanze indesiderate dall’acqua e dai nutrienti che devono essere riassorbiti dal corpo.) Queste anomalie possono influire sul corretto funzionamento dei reni.
- Fattori ambientali: Alcuni fattori ambientali possono contribuire allo sviluppo della displasia renale, ad esempio l’esposizione a determinate sostanze tossiche durante la gravidanza o nell’ambiente circostante dei cuccioli.
- Infezioni: Alcune infezioni renali contratte durante la vita del cane possono contribuire al danneggiamento dei reni e alla progressione della displasia renale.
Quali sono i sintomi della displasia renale nel cane?
I sintomi della displasia renale nel cane possono variare a seconda della gravità della malattia e dell’età del cane:
- Poliuria e polidipsia: Il cane urina più frequentemente e ha una maggiore sete. Ciò può essere causato da un’incapacità dei reni di concentrare l’urina in modo efficiente.
- Ridotta crescita e sviluppo: Nei cuccioli affetti da displasia renale, può verificarsi un ritardo nella crescita e nello sviluppo, insieme a una mancata guadagno di peso adeguato. Sono anche stati segnalati casi di nanismo.
- Perdita di appetito: I cani affetti da displasia renale possono mostrare una diminuzione dell’appetito o un rifiuto di mangiare. Può seguire un’evidente perdita di peso.
- Debolezza e letargia: La displasia renale può causare una sensazione generale di debolezza e letargia nel cane.
I sintomi possono variare da individuo a individuo e che alcuni cani con displasia renale possono essere asintomatici o manifestare sintomi solo in fasi più avanzate della malattia.
A che età si manifesta la displasia renale nel cane?
L’insorgenza della malattia può avvenire tra i 3 mesi di vita e i 3 anni. Ma in alcuni soggetti i sintomi possono manifestarsi molto più tardi, anche verso i 7-8 anni.
Come si riconosce la displasia renale nel cane?
Per evidenziare la displasia renale nel cane, sono necessari vari esami diagnostici. I più comuni sono:
- Esami del sangue: Questi includono esami come la conta ematica completa (CBC) per valutare i livelli di globuli rossi, globuli bianchi e piastrine nel sangue. Inoltre, possono essere misurati i livelli di urea, creatinina, fosforo, albumina e colesterolo per valutare la funzionalità renale e rilevare eventuali anomalie.
- Analisi delle urine: L’analisi viene eseguita per valutare l’aspetto delle urine, la concentrazione, la presenza di proteine, globuli rossi e bianchi, nonché la presenza di sedimenti o cristalli che possono indicare anomalie renali.
- Ecografia renale: L’ecografia viene utilizzata per visualizzare la struttura e le dimensioni dei reni. Può rivelare anomalie come riduzione delle dimensioni renali, presenza di cisti o altre alterazioni morfologiche.
- Biopsia renale: La biopsia renale prevede il prelievo di un piccolo campione di tessuto renale per l’esame istologico. Questo esame è spesso considerato il metodo diagnostico più accurato per la displasia renale. Consente di valutare le caratteristiche microscopiche del tessuto renale, inclusa la presenza di glomeruli fetali e altre anomalie.
- Radiografia o tomografia computerizzata (TC): Questi esami possono essere utilizzati per valutare la struttura generale dei reni e rilevare eventuali anomalie o calcificazioni.
Una volta effettuati gli esami, in presenza della patologia il veterinario riscontrerà:
- Anemia: L’insufficienza renale cronica associata alla displasia renale può causare un basso numero di globuli rossi nel sangue, portando a sintomi come stanchezza, pallore delle mucose e debolezza. L’anemia può essere non rigenerativa, ovvero una forma di anemia in cui il midollo osseo non riesce a produrre una quantità sufficiente di nuovi globuli rossi per compensare quelli persi o danneggiati.
- Aumento dei livelli di azoto nel sangue (azotemia): L’incapacità dei reni di filtrare adeguatamente le sostanze di rifiuto può portare a un accumulo di azoto nel sangue, che può essere rilevato attraverso esami del sangue.
- Disturbi dell’equilibrio acido-base ed elettrolitico: I reni sono responsabili del mantenimento dell’equilibrio chimico nel corpo. La displasia renale può causare alterazioni nell’equilibrio degli elettroliti e dei livelli di acido-base nel sangue.
- Proteinuria: Presenza di proteine nelle urine.
- Urine diluite: Urina con una maggiore concentrazione di acqua rispetto alla norma.
- Iperfosfatemia: presenza di livelli elevati di fosfato nel sangue.
- Ipoalbuminemia: bassi livelli di albumina (una proteina) nel sangue.
- Ipercolesterolemia: presenza di livelli elevati di colesterolo nel sangue.
Qual’è la terapia per la displasia renale nel cane?
La terapia per la displasia renale nel cane dipende dalla gravità della malattia e dai sintomi presenti.
Poiché la displasia renale è una condizione cronica e progressiva, il trattamento mira principalmente a gestire i sintomi e a rallentare la progressione della malattia.
Ecco alcune opzioni terapeutiche che possono essere considerate:
- Una dieta specifica per cani con malattia renale può essere prescritta. Queste diete sono progettate per ridurre il carico renale e fornire nutrienti adeguati. Possono essere limitati alcuni nutrienti come proteine, fosforo e sodio, mentre possono essere aggiunti antiossidanti e acidi grassi omega-3 per il supporto renale.
- Alcuni farmaci possono essere prescritti per gestire i sintomi e supportare la funzione renale. Questi possono includere farmaci per il controllo della pressione arteriosa, agenti per legare il fosforo nel cibo, farmaci per controllare l’acidità del sangue e farmaci per stimolare la produzione di globuli rossi in caso di anemia.
- Può essere necessario fornire terapia di supporto aggiuntiva come fluidoterapia, per aiutare a mantenere l’idratazione e il corretto equilibrio dei fluidi, e integratori vitaminici per compensare eventuali carenze.
- La displasia renale può portare a complicanze come infezioni urinarie ricorrenti o squilibri elettrolitici. Pertanto, può essere necessario trattare queste complicanze specifiche secondo le indicazioni del veterinario.
Sfortunatamente, la terapia per la displasia renale nel cane mira soltanto a migliorare la qualità della vita del cane affetto.
Per questa malattia non c’è cura, ma si può guadagnare tempo e migliorare la qualità della vita del cane.
Qual’è l’aspettativa di vita di un cane con la displasia renale?
Nei casi gravi, i cuccioli possono deteriorarsi rapidamente dopo la nascita o sopravvivere da 3 a 6 mesi prima di morire di insufficienza renale cronica.
La maggior parte dei cani colpiti in forma moderata vive da 1 a 2 anni e gradualmente va incontro a insufficienza renale cronica.
Quelli colpiti da una displasia renale lieve lieve possono sviluppare insufficienza renale in età adulta, o rimanere clinicamente normali e vivere una vita piena, avendo come sintomo principale solo un eccessivo urinare.
Esiste un test genetico per la displasia renale del cane?
I test genetici per la displasia renale nel cane sono disponibili e possono fornire informazioni utili sulla predisposizione genetica di un cane a sviluppare questa malattia ereditaria.
Questi test possono essere utilizzati come strumento di screening per la selezione degli accoppiamenti e per ridurre la diffusione della displasia renale in una razza.
I test genetici per la displasia renale nel cane di solito coinvolgono l’individuazione di specifiche mutazioni genetiche note per essere associate alla malattia.
Queste mutazioni possono variare a seconda della razza del cane. Attraverso un campione di sangue o di saliva del cane, è possibile analizzare il DNA e identificare la presenza o l’assenza di queste mutazioni genetiche.
È importante consultare un veterinario o un laboratorio specializzato in test genetici per ottenere informazioni specifiche sulla disponibilità dei test e sulle procedure da seguire per eseguire il test genetico per la displasia renale nel tuo cane
Il test genetico può avere indicativamente un costo di 70-120 Euro.
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Fonti:
ULTRASONOGRAPHIC FINDINGS IN CAIRN TERRIERS WITH PRECLINICAL RENAL DYSPLASIA
Renal Dysplasia in Shih Tzu Dogs
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