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Pancreatite nel cane: i 13 sintomi per riconoscerla subito!

guida completa alla pancreatite del cane: sintomi, cause, trattamenti, come diagnosticarla e dieta ideale.

Nel mondo dei nostri amati animali domestici ci sono molte malattie che possono colpire senza alcun preavviso, e la pancreatite è una di quelle che può risultare particolarmente insidiosa. 

Questa condizione infiammatoria del pancreas colpisce frequentemente i cani, causando non solo disagio fisico, ma anche ansia e preoccupazione nei loro proprietari devoti.

In questo blog post esploreremo la pancreatite canina in dettaglio: cosa è, quali sono i sintomi da tenere d’occhio, le cause sottostanti e come affrontare questa malattia con cura e attenzione. Capire meglio la pancreatite canina è essenziale per proteggere la salute e il benessere dei nostri amici pelosi.

Cos’è la pancreatite nel cane?

La pancreatite nel cane è una condizione infiammatoria che colpisce il pancreas, un organo importante coinvolto nella digestione e nel controllo del glucosio nel sangue. 

Il pancreas ha la funzione di favorire il processo di digestione degli alimenti secernendo specifiche sostanze adibite appunto alla digestione del cibo. 

Gli enzimi prodotti dal pancreas permettono che il cibo che è arrivato dallo stomaco possa essere digerito e scomposto in elementi primi quali proteine, aminoacidi, grassi, acidi grassi essenziali, amidi e zuccheri semplici.

L’infiammazione del pancreas può manifestarsi in due forme diverse in due forme distinte:

  • pancreatite acuta, una condizione imprevista e grave in cui il pancreas diventa improvvisamente infiammato
  • pancreatite cronica, una condizione che si sviluppa gradualmente nel tempo, con infiammazione persistente e danni progressivi al pancreas.

Durante l’infiammazione, le cellule del pancreas si gonfiano e possono essere danneggiate, compromettendo la normale funzione dell’organo.

L’infiammazione può danneggiare i tessuti pancreatici, inclusi i dotti pancreatici che trasportano gli enzimi digestivi e le cellule che producono insulina e altri ormoni. 

Il danno ai tessuti può interferire con la capacità del pancreas di svolgere le sue funzioni vitali.

Durante la pancreatite, gli enzimi digestivi prodotti dal pancreas possono essere attivati precocemente all’interno della ghiandola anziché nel tratto digerente. 

Questo può portare a una condizione che potremmo descrivere come un’auto-digestione del pancreas stesso, con conseguente danno tissutale e infiammazione.

Durante l’infiammazione pancreatica, vengono rilasciate sostanze infiammatorie nel corpo, che possono contribuire a danni tissutali più gravi e all’espansione dell’infiammazione.

In alcuni casi, la pancreatite può portare a complicazioni gravi come necrosi pancreatica (morte dei tessuti pancreatici), formazione di pseudocisti (sacche di liquido pancreatico) o infezioni secondarie.

E’ una condizione molto dolorosa, che va trattata con la massima urgenza non appena si verifica l’evento acuto.

Questa patologia  non deve essere sottovalutata, in quanto nei può essere responsabile della morte del tuo animale, ed ha un tasso di mortalità molto elevato.

Ma non solo: le recidive possono verificarsi con frequenza e può diventare cronica, trasformandosi così in una condizione di danno permanente per il cane.

Quali sono i sintomi della pancreatite acuta?

La pancreatite acuta nel cane può manifestarsi con una serie di sintomi, sia lievi che gravi. 

Il primo non è un sintomo, ma è un segnale rivelatore molto importante: un segno caratteristico della pancreatite nel cane è l’assunzione di una posizione particolare chiamata “posizione del cane a preghiera”

Questa posa è caratterizzata da un cane che giace con il corpo allungato in avanti e le zampe anteriori distese in avanti, molto simile a quello del cane che si stiracchia appena sveglio.

Il cane prende questa posizione in particolare dopo aver ingerito cibo, come espressione di disagio addominale.

Tra i sintomi più comuni ci sono invece:

  • Perdita di peso e mancanza di appetito: Il cane può perdere peso a causa della mancanza di appetito e dei disturbi digestivi associati alla pancreatite.
  • Vomito: Il vomito è un sintomo comune della pancreatite acuta nei cani.
  • Diarrea o defecazione frequente: La presenza di feci giallastre o grigie e oleose può indicare una disfunzione pancreatica, in particolare se hanno un odore molto pungente. Può esservi presenza di sangue nelle feci.
  • Malessere generale e letargia: Il cane può mostrare segni di disagio, malessere generale, stanchezza e mancanza di energia nel cane.
  • Dolore addominale acuto, spesso intermittente: Il cane può manifestare dolore addominale, che può essere acuto e severo. Il dolore non è sempre presente, condizione che può ritardare la diagnosi di pancreatite.
  • Disidratazione: La pancreatite può causare disidratazione nel cane, evidenziata da sete eccessiva.
  • Febbre: Un aumento della temperatura corporea può essere presente nei casi di pancreatite acuta.
  • Minzione frequente: Il cane può mostrare un aumento della frequenza urinaria.
  • Ipotermia: una temperatura corporea inferiore alla normale.
  • Ittero: colorazione giallastra della pelle o delle mucose.
  • Ascite: accumulo di liquido nell’addome.
  • Segni di shock cardiovascolare: bassa pressione sanguigna, aumento del battito cardiaco e pallore.
  • Tremore: Dovuto a stress o al dolore addominale

Nei casi più gravi di pancreatite acuta, possono verificarsi sintomi e complicazioni più gravi, tra cui:

  • Insufficienza respiratoria
  • Insufficienza renale
  • Aritmie cardiache
  • Infiammazione degli organi circostanti
  • Emorragia interna
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Perché il mio cane ha la pancreatite?

Nella maggior parte dei casi, la pancreatite è una condizione idiopatica, ovvero per la quale non è stata individuata una causa conosciuta o identificabile che possa spiegare la sua insorgenza o il suo sviluppo.

Detto ciò, vengono identificati potenziali fattori di rischio che possono essere responsabili dell’insorgenza della patologia:

  • Alimentazione non ideale: Un’eccessiva assunzione di grassi, una dieta povera di proteine o l’assunzione di alimenti inadatti possono contribuire allo sviluppo della pancreatite nel cane.
  • Obesità: L’eccesso di peso può aumentare il rischio di pancreatite nei cani, poiché può contribuire a un sovraccarico del pancreas.
  • Somministrazione di farmaci: Alcuni farmaci possono aumentare il rischio di pancreatite nel cane. È importante consultare sempre il veterinario prima di somministrare qualsiasi medicinale al proprio animale domestico.
  • Indigestione o Ingestione di rifiuti: L’assunzione di grandi quantità di cibo o il consumo di cibi non adatti possono causare indigestione e predisporre il cane alla pancreatite. L’ingestione di materiali non commestibili, come rifiuti o cibo occasionale che provoca tossicità, può irritare il pancreas e scatenare un’infiammazione.
  • Sindrome di Cushing: Questa patologia, causata da un’eccessiva produzione di cortisolo, può aumentare il rischio di pancreatite nel cane.
  • Tumori: I tumori pancreatici possono causare disturbi nell’equilibrio enzimatico e contribuire allo sviluppo della pancreatite.
  • Diabete: Il diabete può aumentare il rischio di pancreatite nel cane, soprattutto se non è adeguatamente controllato.
  • Ipotiroidismo: Una ridotta attività della tiroide può influenzare le funzioni metaboliche e aumentare il rischio di pancreatite.
  • Ipercalcemia: Livelli elevati di calcio nel sangue possono predisporre il cane alla pancreatite.
  • Predisposizione ereditaria: Alcune razze sembrano essere maggiormente soggette all’insorgenza della patologia
  • Gastroenterite da parvovirus: È una malattia virale altamente contagiosa che colpisce principalmente i cani giovani. Provoca grave infiammazione dell’intestino tenue e crasso, con sintomi come vomito, diarrea sanguinolenta, disidratazione e letargia.
  • Babesiosi: È una malattia causata da parassiti del genere Babesia, trasmessi dalle zecche. Colpisce il sangue dei cani e può portare a sintomi come febbre, letargia, anoressia, anemia e urina scura.
  • Ehrlichiosi monocitica: È una malattia causata da batteri del genere Ehrlichia, anch’essi trasmessi dalle zecche. Colpisce i globuli bianchi del sangue e può provocare febbre, perdita di appetito, letargia, difficoltà respiratorie e sanguinamento.
  • Malattia del disco intervertebrale: È una condizione in cui il materiale gelatinoso all’interno dei dischi spinali fuoriesce e mette pressione sui nervi spinali. Può causare dolore, debolezza e paralisi nei cani, a seconda della gravità.
  • Corpi estranei: Si riferisce alla presenza di oggetti non digeribili nel tratto gastrointestinale del cane. Possono causare ostruzioni intestinali, dolore addominale, vomito e difficoltà nella defecazione.
  • Dilatazione gastrica: È una condizione grave in cui lo stomaco del cane si dilata e si tira, spesso accompagnato da rotazione dell’organo. Può causare gravi problemi circolatori, difficoltà respiratorie, dolore addominale acuto e shock se non trattato tempestivamente.

Ci sono anche altri fattori che possono favorire l’insorgere della pancreatite:  

  • Età: Sebbene i cani di qualsiasi età possano esserne colpiti, la maggior parte dei cani che sviluppano la pancreatite è di mezza età o più anziana
  • Sovrappeso e castrazione: È stato evidenziato che anche gli animali in sovrappeso e quelli castrati sono predisposti alla pancreatite. È tuttavia importante notare che molti di questi fattori sono influenzati da fattori aggiuntivi, come la dieta, lo stile di vita e il livello di esercizio.
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Come si riconosce la pancreatite?

La diagnosi della pancreatite acuta nel cane può essere complessa e coinvolge diverse fasi di valutazione clinica e diagnostica. 

Di seguito sono elencati i metodi utilizzati per diagnosticare questa condizione:

  1. Esame fisico: Il veterinario inizierà con un esame fisico approfondito del cane, durante il quale potrà valutare i sintomi e cercare segni di dolore addominale, disidratazione e altri segni di sospetta pancreatite.
  2. Esami del sangue: Gli esami del sangue possono rivelare elevati livelli di enzimi pancreatici, come l’amilasi e la lipasi. Tuttavia, è importante notare che questi enzimi possono essere normali anche nei casi di pancreatite, quindi altri test potrebbero essere necessari per una diagnosi definitiva.
  3. Ecografia addominale: Un’ecografia addominale può essere utile per valutare le dimensioni e la struttura del pancreas, nonché la presenza di eventuali anomalie o segni di infiammazione.
  4. Test delle urine: I test delle urine possono essere eseguiti per valutare la funzione renale e rilevare eventuali anomalie che possono essere associate alla pancreatite.
  5. Esami di imaging avanzati: In alcuni casi, possono essere necessari esami di imaging più avanzati, come la tomografia computerizzata (TC) o la risonanza magnetica (RM), per ottenere una visione più dettagliata del pancreas e delle aree circostanti.
  6. Biopsia: In alcuni casi, potrebbe essere necessaria una biopsia del pancreas per confermare la diagnosi e valutare la gravità dell’infiammazione e dei danni tissutali.

Come si cura la pancreatite acuta?

Il trattamento della pancreatite acuta nel cane dipende dalla gravità della condizione e dalle specifiche esigenze del singolo animale, ma di solito include una combinazione di terapie di supporto e trattamenti sintomatici. 

Ecco alcuni degli approcci comuni utilizzati per trattare la pancreatite acuta nei cani:

  1. Riposo e digiuno: Spesso, il trattamento inizia con il riposo intestinale completo e il digiuno per consentire al pancreas di riprendersi e ridurre l’infiammazione. Questo può includere somministrare acqua per evitare la disidratazione. Se in passato veniva favorito un digiuno prolungato, oggi si tende a somministrare un po’ di cibo all’animale se si dimostrasse affamato e se la condizione clinica lo permettesse.
  2. Fluidoterapia: La somministrazione di fluidi per via endovenosa è essenziale per mantenere l’idratazione e il corretto equilibrio elettrolitico del cane, specialmente se è presente vomito o diarrea che possono causare disidratazione.
  3. Terapia del dolore: Il dolore addominale associato alla pancreatite può essere gestito con farmaci antidolorifici prescritti dal veterinario.
  4. Terapia antiemetica: I farmaci antiemetici possono essere somministrati per controllare il vomito e aiutare il cane a sentirsi più confortevole.
  5. Terapia nutrizionale: Dopo il periodo di digiuno iniziale, il veterinario può consigliare una dieta blanda a basso contenuto di grassi, facilmente digeribile, per ridurre lo stress sul pancreas. In alcuni casi, potrebbe essere necessario somministrare cibo tramite un tubo di alimentazione per garantire l’assunzione di nutrienti vitali.
  6. Monitoraggio clinico: Durante il trattamento, il cane verrà monitorato attentamente per valutare il progresso del recupero, monitorare l’idratazione, controllare i livelli di enzimi pancreatici nel sangue e valutare eventuali complicazioni.
  7. Trattamento delle complicazioni: Se si verificano complicazioni come insufficienza renale, insufficienza respiratoria o altre complicanze sistemiche, saranno trattate di conseguenza.

Se la causa scatenante è la presunta assunzione di farmaci, la somministrazione andrà sospesa. Alcuni farmaci noti per potenzialmente causare pancreatite nei cani includono:

  • Glucocorticoidi: I farmaci corticosteroidi, come il prednisone o il prednisolone, utilizzati nel trattamento di condizioni infiammatorie, allergiche o autoimmuni, possono aumentare il rischio di pancreatite. Alcuni studi fatti in merito sembrano scagionare questi farmaci, ma il gruppo di cani preso a campione è ancora troppo ridotto per un risultato convincente.
  • Tetracicline: Gli antibiotici tetraciclinici, come la doxiciclina, possono occasionalmente causare pancreatite come effetto collaterale.
  • Azatioprina: Questo farmaco immunosoppressore può essere utilizzato nel trattamento di malattie autoimmuni o infiammatorie, ma può anche causare pancreatite come effetto collaterale.
  • Furosemide: Questo diuretico può essere associato alla pancreatite in alcuni casi.
  • Sulfametoxazolo/Trimetoprim: Un antibiotico combinato usato per trattare una varietà di infezioni batteriche, può raramente causare pancreatite come effetto collaterale.
  • Terapia estrogenica: Alcuni estrogeni possono aumentare il rischio di pancreatite nei cani.

Se invece la sintomatologia presenta già anomalie cardiache, scompensi neurologici e disordini coagulativi il cane potrebbe non sopravvivere.

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Quali sono i tempi di guarigione per la pancreatite?

I tempi di guarigione per la pancreatite nel cane possono variare notevolmente a seconda della gravità della condizione, della risposta al trattamento e delle eventuali complicazioni associate.

In generale, la pancreatite può richiedere settimane o anche mesi per guarire completamente, soprattutto se si tratta di una forma acuta grave.

Nei casi più gravi, in cui sono presenti complicazioni o danni significativi al pancreas, potrebbe essere necessaria una gestione a lungo termine della condizione.

Per quanto riguarda la pancreatite cronica, questa è una condizione che tende a essere gestita a lungo termine piuttosto che guarita completamente. 

Il trattamento mira a gestire i sintomi, prevenire le ricadute e migliorare la qualità della vita del cane nel tempo. 

Anche in questo caso, i tempi di recupero dipendono dalla gravità della condizione e dalla risposta individuale al trattamento.

È importante notare che il recupero completo dalla pancreatite può richiedere impegno, pazienza e una stretta collaborazione tra il veterinario e il proprietario del cane. 

Seguire attentamente le indicazioni del veterinario, fornire una dieta appropriata, somministrare i farmaci prescritti e monitorare regolarmente la salute del cane sono fondamentali per favorire un recupero rapido e completo.

Si può guarire completamente dalla pancreatite?

La prognosi della pancreatite nel cane dipende da diversi fattori, tra cui la gravità della malattia, la tempestività della diagnosi e del trattamento, e la presenza di complicanze. 

In alcuni casi, i cani affetti da pancreatite possono guarire completamente, soprattutto se la malattia viene riconosciuta e trattata precocemente.

Se i sintomi regrediscono nel giro di 48 ore circa ci sono buone possibilità che l’animale possa recuperare del tutto.

Tuttavia, la pancreatite può essere una condizione grave e potenzialmente letale, specialmente se non trattata o se si verificano complicazioni come l’insufficienza pancreatica, l’insufficienza d’organo o l’infezione secondaria. 

In questi casi, il recupero può essere più difficile e può richiedere cure intensive e supporto medico prolungato.

Come posso prevenire la pancreatite?

La prevenzione della pancreatite nel cane può essere possibile adottando alcune misure preventive e uno stile di vita sano per il tuo animale domestico. 

Ecco alcuni suggerimenti per prevenire la pancreatite nel cane:

  1. Fornisci al tuo cane una dieta equilibrata e appropriata alle sue esigenze nutrizionali. Evita di dare cibi ad alto contenuto di grassi o cibi inappropriati per i cani. Si ritiene che una dieta a basso contenuto di grassi contenga meno del 20% di grassi sulla base dell’energia metabolizzabile. Da uno studio risulta ad esempio che 3 cani su 9 alimentati con una dieta chetogenica (57% grassi) hanno sviluppato pancreatite mentre solo 2 cani su 31 alimentati con la dieta di controllo (16% grassi) hanno sviluppato pancreatite. 
  2. Mantieni il tuo cane in una condizione corporea sana e controlla il suo peso regolarmente. L’obesità è un fattore di rischio importante per la pancreatite, quindi assicurati che il tuo cane mantenga un peso sano attraverso una dieta adeguata e l’esercizio fisico regolare.
  3. Assicurati che il tuo cane non abbia accesso a rifiuti domestici o altri materiali non commestibili che potrebbero causare irritazione o ostruzione del tratto digestivo. Supervisiona il tuo cane durante le passeggiate all’aperto e assicurati che il suo ambiente domestico sia sicuro.
  4. Evita di dare al tuo cane cibi dolci, grassi o piccanti, così come gli avanzi del cibo umano. Alcuni alimenti possono essere dannosi per il pancreas del cane e aumentare il rischio di pancreatite.
  5. Lo stress può influenzare la salute generale del cane, compreso il funzionamento del sistema digestivo. Cerca di ridurre lo stress nel tuo cane attraverso l’addestramento positivo, l’ambiente domestico tranquillo e l’affetto regolare.
  6. Porta regolarmente il tuo cane dal veterinario per controlli di salute preventivi e per esami di laboratorio, come esami del sangue ed ecografie addominali. Questi controlli possono aiutare a identificare precocemente eventuali segni di problemi pancreatici o altre condizioni di salute.
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Alimenti consigliati per la pancreatite nel cane

Quando si tratta di scegliere gli alimenti per un cane affetto da pancreatite, è fondamentale optare per una dieta che sia facilmente digeribile, a basso contenuto di grassi e che fornisca tutti i nutrienti necessari per sostenere la salute del cane. 

Ecco alcuni tipi di alimenti consigliati per i cani con pancreatite:

  • Alimenti completi e bilanciati per cani con pancreatite: Opta per alimenti commerciali specificamente formulati per cani con problemi digestivi o a basso contenuto di grassi. Questi alimenti spesso contengono ingredienti di alta qualità e sono bilanciati per fornire tutti i nutrienti essenziali senza sovraccaricare il pancreas.
  • Carne magra: Le proteine ​​magre, come il pollo senza pelle, il tacchino o il pesce bianco, possono essere incluse nella dieta del cane con pancreatite. Evita le carni grasse o i tagli con un alto contenuto di grassi, che possono essere difficili da digerire e aumentare il rischio di infiammazione pancreatica.
  • Riso bianco o patate dolci: Gli alimenti amidacei semplici come il riso bianco o le patate dolci cotte possono essere facilmente digeriti e forniscono una fonte di energia per il cane con pancreatite.
  • Verdure cotte: Le verdure cotte come le carote o la zucca possono essere incluse nella dieta del cane con pancreatite per fornire fibre e vitamine senza aggiungere troppi grassi.

Alcuni cani con pancreatite possono tollerare meglio il cibo umido o la dieta casalinga rispetto al cibo secco. 

Se decidi di optare per la dieta casalinga leggi la nostra guida: Alimentazione del cane con pancreatite (casalinga e croccantini)

Parla con il tuo veterinario per determinare quale opzione alimentare è più adatta al tuo cane e alle sue esigenze specifiche.

Quali sono i rimedi naturali per la pancreatite nel cane?

In aggiunta ad un’alimentazione blanda e bilanciata, il cane con pancreatite può trarre beneficio dall’assunzione di alcuni prodotti a supporto della funzionalità pancreatica:

  1. Enzimi digestivi: Gli enzimi digestivi, come proteasi, lipasi e amilasi, sono proteine specializzate che svolgono un ruolo fondamentale nella digestione degli alimenti. Sono prodotti naturalmente dal corpo, principalmente dal pancreas e dalle ghiandole salivari, ma sono spesso utilizzati sotto forma di integratori nei cani con pancreatite per aiutare nella digestione dei nutrienti.  Questi enzimi possono essere aggiunti al cibo del cane per aiutare a ridurre lo stress sul pancreas, consentendo una migliore digestione e assorbimento dei nutrienti.
  2. Probiotici: I probiotici sono batteri benefici che possono favorire l’equilibrio della flora intestinale e svolgere un ruolo importante nel mantenimento della salute digestiva. Nei cani con pancreatite, i probiotici utilizzati come integratori possono aiutare a ridurre l’infiammazione intestinale, migliorare la funzione digestiva e rafforzare il sistema immunitario.
  3. Glutammina: La glutammina è un aminoacido che svolge un ruolo chiave nella salute intestinale. È noto per supportare la funzione della mucosa intestinale, promuovere la riparazione dei tessuti danneggiati e migliorare l’assorbimento dei nutrienti. Nei cani con pancreatite, la glutammina può aiutare a migliorare la salute intestinale e ridurre l’infiammazione.
  4. Omega-3: Gli acidi grassi omega-3, come l’EPA e il DHA, presenti nell’olio di pesce, possono avere proprietà antinfiammatorie e protettive per il pancreas. Possono aiutare a ridurre l’infiammazione e migliorare la salute generale del cane con pancreatite.
  5. Erbe e sostanze naturali: Alcune erbe e sostanze naturali possono essere utili nel trattamento della pancreatite nel cane. Ad esempio, l’Ulmaria è una pianta con proprietà antinfiammatorie e protettive per il tratto digestivo. Il cardo mariano è noto per sostenere la funzione epatica e la detossificazione, mentre l’ashwagandha può aiutare a ridurre lo stress e l’infiammazione.
  6. Slippery Elm (Olmo Rosso): La corteccia interna dell’albero di Olmo Rosso è utilizzata per scopi medicinali ed è ricca di mucillagini, polisaccaridi che formano uno strato protettivo quando entrano in contatto con l’acqua. La Slippery Elm è tradizionalmente usata per alleviare l’irritazione e l’infiammazione del tratto gastrointestinale, comprese le condizioni come il reflusso acido, la gastrite e la colite.
  7. Vitamine e antiossidanti: Alcune vitamine e antiossidanti, come la vitamina C, possono avere effetti protettivi sui tessuti pancreatici e ridurre l’infiammazione. L’integrazione con queste sostanze può aiutare a sostenere la salute generale del cane con pancreatite.

Prima di utilizzare qualsiasi integratore o sostanza naturale nel trattamento della pancreatite nel cane, è importante consultare il veterinario. Il veterinario può fornire indicazioni specifiche sulla scelta e sulla dose degli integratori, nonché sull’uso sicuro in combinazione con altri trattamenti medici.

Quali razze sono maggiormente predisposte alla pancreatite?

Anche se questa malattia può colpire cani di tutte le razze, alcune sembrano essere maggiormente predisposte:

  • Schnauzer nano
  • Cocker spaniel
  • Barboncino e barbone, tutte le taglie
  • Bichon Frisé
  • Yorkshire Terrier (è tra le razze più colpite)
  • Labrador Retrievers
  • Bassotto
  • Alaskan Malamute

La predisposizione è probabilmente dovuta a fattori secondari come l’ipertrigliceridemia o altri fattori modificanti la malattia.

Nel caso dello Schnauzer nano, si sospetta che la pancreatite possa essere di origine genetica.

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Nota dell’autore

Invito tutti i lettori a condividere la loro esperienza su questo argomento nella sezione dei commenti. 

Qualunque informazione che vorrete condividere su salute, carattere, prodotti e consigli sull’educazione o sulla dieta ci aiuteranno a creare una grande community di padroni che non solo amano i cani, ma che sanno anche come gestirli al meglio.

Fonti

New insights into the etiology, risk factors, and pathogenesis of pancreatitis in dogs: Potential impacts on clinical practice

Advances in the diagnosis of acute pancreatitis in dogs

Risk Factors and Clinical Presentation in Dogs with Increased Serum Pancreatic Lipase Concentrations—A Descriptive Analysis

Dallo Staff di Khani.it

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