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Leishmaniosi del cane: guida completa su cause, prevenzione e rimedi

zanzara leishmaniosi

Leishmaniosi del cane

La Leishmaniosi del cane è una malattia emergente in Italia ma molto pericolosa, e che compromette gravemente la salute sia del cane che del gatto.

E purtroppo non può essere curata, e l’unico modo di proteggere i nostri cani è la prevenzione.

Ma vediamo di approfondire l’argomento in un articolo semplice ma dettagliato che ti permetterà di sapere tutto quello che ti serve su questa zoonosi.

Cos’è la Leishmaniosi del cane?

La Leishmaniosi del cane è una malattia infettiva, contagiosa e molto pericolosa.

E’ causata da un parassita (Leishmania Infantum) trasmesso dalla puntura di piccoli insetti molto simili alle zanzare, i flebotomi (o pappataci, o mosche della sabbia).

E’ una malattia cronica e momento non vi è cura, ed è molto difficile da trattare.

Una volta contratta è possibile tenere i sintomi sotto controllo con una terapia adeguata, che però non dà risultati certi, ha forti effetti collaterali e per alcuni padroni può non essere sostenibile, insieme agli esami del caso, a livello economico. Non è molto costosa ma va fatta a vita.

Non solo è incurabile e può essere letale per il cane, ma la Leishmaniosi può essere trasmessa dall’animale all’uomo.

Ma vediamo di spiegare in forma chiara tutto quello che dovresti sapere sulla Leishmania canina.

leishmania larva

Cosa sono i flebotomi?

I flebotomi sono piccoli insetti ematofagi, ovvero che si nutrono di sangue umano.

Sono più piccoli di una zanzara e come le zanzare prediligono le ore dal tramonto all’alba per nutrirsi e prosperano nella stagione calda, in Italia tra maggio e ottobre.

Vivono e si riproducono in ambienti caldi e umidi e ricchi di detriti organici (che servono da nutrimento per le larve) e sono estremamente silenziosi e difficili da individuare.

La varietà di pappataci presente in Europa si chiama Phlebotomus papatasi, mentre nel resto del mondo c’è una specie diversa, la Lutzomyia.

Oltre al cane e all’uomo attaccano tutti i mammiferi, inclusi gatto e piccoli roditori, in quanto tutti questi animali possono fornire un pasto di sangue, diventando così vettori per una sempre maggiore diffusione della malattia.

dove vivono i flebotomi

Dove vivono i flebotomi?

Il flebotomo predilige i climi caldi e umidi come quelli tropicali e le zone costiere o fluviali. In origine era presente soprattutto in aree quali l’Africa orientale, l’Asia Sudorientale e il Sud Europa.

Sfortunatamente, a causa dei cambi climatici degli ultimi decenni e alla maggiore movimentazione di animali, merci e persone si è diffuso in aree non considerate endemiche, tra cui anche il Nord Italia, considerato in precedenza zona indenne. I casi sono in forte aumento ovunque.

I pappataci sono ora diffusi in tutta l’Europa del Sud e si stanno estendendo in quella centrale. Al momento l’unico continente in cui non sono stati registrati focolai è l’Australia.

L’habitat ideale dei flebotomi ha una temperatura variabile tra i 15° e i 25° Celsius, mentre l’abbassamento delle temperature o il vento ne riducono l’attività.

Sono insetti stanziali e si spostano solo per brevi distanze di circa 200 metri.

Come si trasmette la Leishmaniosi canina?

La Leishmaniosi è una malattia che si trasmette attraverso la puntura del flebotomo. Quando l’insetto punge un animale infetto e ne ingerisce il sangue avrà a sua volta acquisito l’infezione, diventandone così il veicolo di trasmissione.

Il protozoo resterà all’interno dell’apparato digerente del pappatacio per un periodo variabile tra i 4 e i 20 giorni fino al raggiungimento della forma infettante, per poi essere trasferito nell’organismo di un nuovo ospite.

Una volta trasmesso attraverso la puntura il protozoo Leishmania Infantum sarà in grado di sviluppare la malattia vera e propria, che potrà restare dormiente anche per molto tempo prima di sviluppare i primi sintomi. Il periodo di incubazione può durare addirittura anni.

A questo punto l’ignaro animale diviene a sua volta il veicolo di trasmissione per nuove infezioni, che potranno colpire altri animali oppure altri esseri umani.

Anche la Filaria si trasmette con la puntura di una zanzara. Per saperne di più leggi qui!

Prevenzione della Leishmaniosi del cane

Considerato il fatto che non vi è alcuna terapia risolutiva per questa terribile malattia e che il parassita è ormai diffuso ovunque, la prevenzione si rivela assolutamente fondamentale per proteggere l’animale dall’infezione e dalla possibile trasmissione del parassita.

Prima di tutto è importante mantenere alcune abitudini o comportamenti mirati ad evitare l’esposizione degli animali al pappatacio:

  • Limitare le passeggiate serali
  • Ridurre le passeggiate in prossimità dei corsi d’acqua, soprattutto quella stagnante
  • Installare zanzariere a porte e finestre
  • Far dormire l’animale in casa
  • Utilizzare repellenti per zanzare per ambienti (assicurarsi che siano compatibili con gli animali domestici)

Per quanto riguarda i repellenti di uso esterno la prima scelta ricade su un prodotto antiparassitario attivo che offra protezione non solo per zecche e pulci ma anche per i flebotomi.

Ci sono i classici prodotti spot-on (pipette), spray protettivi oppure collari repellenti. Scegli un prodotto che specifichi chiaramente di proteggere dalle zanzare e non solo da pulci e zecche.

C’è poi una sospensione orale ad uso veterinario che si somministra al cane ogni 4 mesi circa e che ha dimostrato di essere estremamente tollerabile su larga scala.

vaccino per la leishmaniosi

Esiste un vaccino per la Leishmaniosi del cane?

Si, ce ne sono due, quello tradizionale e uno nuovo. Esiste infatti anche un nuovo vaccino che a differenza di quello precedente, che richiedeva vari richiami, si effettua con una sola iniezione ed è efficace entro un mese dalla somministrazione.

Sia il vaccino che la somministrazione orale stimolano la risposta del sistema immunitario del cane, riducendo così la possibilità di contrarre la malattia, ma non hanno copertura assoluta e il cane potrebbe comunque ammalarsi.

Va comunque detto che nelle zone a rischio ridurre la possibilità che la malattia si trasmetta al nostro pet con facilità dovrebbe essere presa molto seriamente, abbinando il vaccino agli antiparassitari e alle comuni precauzioni di cui abbiamo parlato.

E’ importante farlo anche per limitare il contagio tra cane e altri animali oppure tra cane e uomo. Ed è importante consultarsi sempre con il proprio veterinario di fiducia prima di decidere in quale forma ci prenderemo cura del nostro cane.

Per saperne di più sui vaccini obbligatori e facoltativi leggi qui!

test leishmaniosi

Come sapere se il cane ha la Leishmaniosi

Come sapere se il cane ha la Leishmaniosi

Per sapere se il cane ha la Leishmaniosi basterà eseguire un test diagnostico specifico, che serve a rilevare l’eventuale presenza di anticorpi o antigeni in un campione di sangue.

Si effettua con un semplice prelievo e in soli 15 minuti l’esito del test sarà disponibile.

Il test per la Leishmaniosi deve essere effettuato anche per poter somministrare il vaccino, che è idoneo solo per cani in buona salute.

sintomi leishmania

Leishmaniosi cane sintomi iniziali

La Leishmaniosi nel cane può avere un periodo di incubazione molto lungo e possono passare addirittura anni prima che si manifestino i primi sintomi.

I sintomi della Leishmaniosi possono variare da cane a cane, e non c’è una predisposizione particolare, quale razza, sesso ed età. La trasmissione del protozoo dipende esclusivamente dalla puntura dei flebotomi.

I sintomi che permettono di riconoscere questa grave infezione sono:

  • Stanchezza cronica, sonnolenza
  • Febbre
  • Sangue nelle urine
  • Fuoriuscita di sangue dalle narici
  • Lesioni cutanee (tra cui alopecia, dermatite, ulcerazioni della pelle con possibile sanguinamento, dermatite secca con forfora, e onicogrifosi, ovvero una crescita anomala delle unghie)
  • Gonfiore e dolore diffuso alle articolazioni
  • Ingrossamento dei linfonodi
  • Insufficienza renale, con aumento della sete
  • Perdita dell’appetito
  • Letargia
  • Dimagrimento, anche senza calo dell’appetito
  • Pallore delle mucose
  • Alterazione del pelo
  • Lesioni dell’occhio
  • Vomito
  • Diarrea
  • Anemia
  • Addome gonfio (a causa dell’aumento di volume di fegato e milza)

Come si cura la Leishmaniosi?

La Leishmaniosi nel cane non ha cura. E’ una malattia cronica e una volta contratta quello che si può fare è cercare di limitare i sintomi con una terapia speciale che permetterà al cane di avere una vita quasi normale e una buona aspettativa di vita.

Purtroppo al momento non esistono farmaci che siano totalmente efficaci o privi di effetti collaterali. La reazione al medicinale è infatti molto soggettiva, così come la manifestazione clinica dei sintomi.

L’unica terapia riconosciuta è a base di due sostanze:

1) Allupurinolo, un farmaco utilizzato prevalentemente per il trattamento della gotta, ma che provoca svariati effetti collaterali quali:

  • Disturbi gastrointestinali quali nausea, vomito, dolori addominali;
  • Malessere generale, letargia, sonnolenza
  • Problemi epatici
  • Patologie cardiovascolari
  • Patologie a carico del sistema nervoso
  • Anemia e altri disturbi ematologici
  • Reazioni da ipersensibilità con rash cutaneo, febbre, vasculiti

2) Antimoniato di meglumina, un farmaco antiprotozoario il cui funzionamento non è del tutto noto, ma che dovrebbe favorire la riduzione delle difese antiossidanti del parassita e della sua capacità di sopravvivere. Fra i possibili effetti collaterali dell’antimoniato di meglumina ci sono:

  • Anoressia
  • Letargia
  • artralgia
  • Febbre
  • Disturbi gastrointestinali
  • Malessere generale
  • Mialgia

Purtroppo le informazioni sulla terapia sono ancora poco chiare e la cura di questa patologia può rivelarsi lunga, difficile e anche fallimentare.

Quando fare la terapia per la Leishmaniosi canina?

Ci sono casi in cui il veterinario sconsiglierà di iniziare la terapia per la Leishmaniosi canina, ad esempio se il cane fosse stato esposto al parassita ma fosse asintomatico e il protozoo non fosse visibile nell’organismo.

Oppure nel caso in cui il parassita fosse presente ma in quantità minime, e il cane fosse infetto ma non ancora malato.

Sarà invece il caso di iniziare il trattamento per la patologia nel caso di un cane malato, con sintomi gravi o recidivo al trattamento.

Quanto vive un cane con la Leishmaniosi?

Non vi è certezza riguardo all’aspettativa di vita, che dipende sia dalla fase in cui è stata diagnosticata la malattia sia dal singolo soggetto.

Il cane andrà monitorato regolarmente per valutare lo stato del sistema immunitario, in quanto i farmaci somministrati per la terapia potrebbero provocare una remissione dei sintomi, ma il cane potrebbe essere soggetto a frequenti recidive, che più si ripresentano e più rendono la malattia difficile da controllare.

Il cane potrebbe essere infetto ma ancora asintomatico, motivo per il quale, effettuare il test per la Leishmaniosi canina a fine stagione potrebbe permetterti di intervenire prima che la malattia inizi a creare scompensi nel cane. Se c’è il rischio di contaminazione ovviamente.

prevenzione della leishmania

Utilizzo dei prodotti per la prevenzione della Leishmania

Come abbiamo specificato, la prevenzione è l’arma più efficace per evitare di dover combattere con questa terribile malattia.

Purtroppo non c’è modo di stare sicuri al 100%, ma possiamo proteggere i nostri amici a quattro zampe con i prodotti repellenti che troviamo sul mercato.

Ci sono alcuni accorgimenti da seguire in base al tipo di prodotto che acquisterai:

I collari repellenti per zecche, pulci e zanzare rilasciano il principio attivo in modo lento e necessitano di circa una settimana per raggiungere la piena efficacia. Assicurati di farlo indossare al cane per tempo.

Le pipette, o spot-on, hanno invece bisogno di circa 48 ore.

Spray e salviettine repellenti hanno un’efficacia immediata ma una durata brevissima, quindi usali prima della passeggiata ma non contare sulla lunga durata.

Importante: l’abbinamento di collare e spot-on potrebbe risultare tossica nel lungo termine. Rivolgiti al tuo veterinario di fiducia per maggiori chiarimenti sull’argomento e per capire quale tipo di prodotto sia ideale per il tuo pet.

Leggi attentamente le informazioni di carattere generale sulla confezione e non dimenticare che anche la filaria è una zoonosi trasmessa dalla puntura di un insetto, per cui ricordati sempre di proteggere il tuo cane nella stagione calda.

Il cane con la Leishmaniosi puzza?

Molti proprietari lamentano il fatto che il cane con la Leishmaniosi emani cattivo odore. In genere questo dipende da fattori quali l’uremia dovuta a insufficienza renale, ai problemi epidermici e alle ulcere, che spesso compaiono nel cavo orale.

Purtroppo non c’è modo di risolvere il problema se non se ne scoprono le cause e non si interviene a livello farmacologico.

leishmania trasmissione uomo

La Leishmania del cane è contagiosa per l’uomo?

La Leishmania è una zoonosi, ovvero una malattia trasmissibile anche all’uomo. Nota bene che che la trasmissione dal cane all’uomo non può avvenire, ci sarà sempre bisogno di un vettore.

Perché la Leishmaniosi si trasmetta un insetto pungerà il cane, che funge quindi da serbatoio e ospita il parassita, e una volta infettato pungerà l’uomo trasmettendo la patologia.

Per evitare la trasmissione tra animali domestici (può prenderla anche il gatto) e membri della famiglia sarà indispensabile proteggere il cane malato con un repellente in grado di limitare gli attacchi dei pappataci, ovvero spot-on e collari.

E torniamo sul discorso importanza della prevenzione, che è davvero l’unica arma efficace per combattere il pericolo di trasmissione di questa zoonosi: i cani potrebbero essere infetti anche senza mostrare alcuno dei sintomi della leishmaniosi e rappresentare un pericolo per la famiglia.

Proteggi il tuo fedele amico a quattro zampe da questa e dalle altre malattie del cane somministrando i vaccini disponibili e i trattamenti che ti consiglierà il tuo veterinario, così da garantirgli una vita lunga e felice.

Dallo Staff di Khani.it

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